ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE

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martedì 28 settembre 2010

"TORRES ALZA IL PREZZO"

Intervista al consigliere Mimmo Lomelo

 
"Secondo me Torres non ha interesse né per il porto, né per il cimitero. Con quei manifesti ha solo voluto mandare un segnale pubblico agli amici della maggioranza". Lo ha detto il consigliere Mimmo Lomelo, commentando l'operazione manifesti del Movimento Schittulli. Lo abbiamo intervistato per analizzare la situazione politica.

Pensa che il consigliere Torres sia recidivo?

"Penso che ognuno cerca di trovare la migliore posizione di partenza per le prossime elezioni. Chiaramente il messaggio è rivolto al Sindaco che con l'operazione dei tre assessori fatti fuori, più le dimissioni del vice sindaco Modesto Scagliusi,  non  ha potuto costruire quel supporto indispensabile al proprio futuro. Per cui adesso Torres alza il prezzo, è una strategia per aumentare il proprio peso in funzione elettorale".

Crede che anche il centrosinistra vuole stare in prima fila?

"Stiamo lavorando insieme per marciare uniti intorno a dieci punti condivisi".

Destra e sinistra tendono ad accusarsi reciprocamente di non aver fatto nulla per la crescita del paese. È davvero così?

"Non voglio ripetermi ma questa Amministrazione perde solo tempo e non pensa alle opere pubbliche necessarie alla città. Penso al depuratore, come ad altre realtà che avrebbero potuto essere realizzate. Consideri che hanno perso il finanziamento di 600mila euro per il Palazzo dell'800, ex macello. Per quanto riguarda porto e cimitero ci sono solo parole e non fatti, l'Amministrazione farebbe bene a realizzarli".

 

IL GABBIANO DELL'IDV VOLA SU POLIGNANO

Inaugurato il nuovo circolo dedicato a Renata Fonte, uccisa dalla mafia salentina

 
Il "gabbiano" deve volare alto anche a Polignano a Mare, soprattutto con la forza dei giovani che devono parlare con gli altri giovani facendo politica fuori dai palazzi. È questo l'obiettivo che si pone il nuovo circolo dell'Italia dei Valori dedicato a Renata Fonte, uccisa dalla mafia salentina perché si era opposta alla speculazione edilizia di Porto Selvaggio. Un buon esempio da seguire in nome della speranza di una vita realmente democratica. D'altro canto il suo nome racchiude il senso stesso del circolo polignanese: "Fonte" di rinascita e rinnovamento dopo la scelta del consigliere Salvatore Colella di abbandonare l'IdV e seguire Pisicchio in Alleanza per l'Italia. Alla presentazione ufficiale c'erano tutti i rappresentati del direttivo: l'onorevole Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale; Giacinto Forte coordinatore provinciale e i delegati Giuseppe Ciaccia (consigliere comunale di Monopoli che ha moderato) e Nicola Menna. Nonché alcuni esponenti locali del centro sinistra: il segretario del Pd Domenico Scagliusi, i consiglieri comunali Domenico Vitto e Angelo Focarelli; l'ex sindaco Simone Di Giorgio; Franco Mancini coordinatore della Primavera in Movimento. "Nessun riciclato", questa la parola d'ordine di Zazzera che ha detto: "A Polignano non poteva mancare l'IdV, ma sapete bene cosa pretende questo partito, siamo continuamente sotto la luce dei riflettori per cui se sbagliamo sul territorio i danni si riflettono sul nostro simbolo". Della stessa opinione Forte che aggiunto: "Un pensiero nobile dedicare il circolo ad una grande donna. A breve dovrò nominare un responsabile di aria (collegio provinciale) io vorrei dare a Polignano questa occasione. Datemi un nome, un nome di una donna perché manca nel panorama politico nazionale".
Il messaggio è stato recepito, forte e chiaro, da coloro che oggi rappresentano il suo nucleo. Sì è presentato al pubblico esponendo idee concrete e pensando a soluzioni possibili delle problematiche di Polignano: Gianni Capobianco (ha detto:"siamo 8,10 anni di ritardo ma finalmente ce l'abbiamo fatta, sono grato a tutti"), Franco Simone ("riportiamo la cultura nella sua dimensione, oggi avvilita e schiacciata dalla non curanza"), Nico Amodio ("la gente deve avere il coraggio di affrontare la politica, molti avevano potenzialità  ma sono rimasti a casa nell'ombra"), Nicola Menna (cominciamo dalle proposte, pensiamo al territorio e alle sue potenzialità") e Nicola Tanese. Quest'ultimo ha 18 anni e ha già la testa sulle spalle, il suo intervento ha meritato il plauso della platea e i complimenti dei presenti poiché ispirandosi ad un buon esempio, Don Tonino Bello ha trasmesso parole di speranza, che ci auguriamo, non vengano tradite dagli adulti. Così ha detto:"Quando ho saputo che alcuni giovani di Polignano sono stati arrestati per droga, sono rimasto dispiaciuto, e ho pensato alla ragione per cui loro non riescono ad appassionarsi a qualcosa di diverso che non sia il falso idolo del denaro. Il nostro futuro è nelle nostre mani non possiamo farlo cambiare agli altri".
 
Nella foto: da_sx_Giuseppe_Ciaccia,_Pierfelice_Zazzera,_Giacinto_Forte,_Nicola_Tanese

CALA PAURA, FOGNA FUORI LEGGE SENZA PERMESSO DELLA DOGANA

56mila euro di multa al Comune per un impianto di sollevamento senza autorizzazione

 
Contenzioso, quanto spende il Comune nel corso di un anno? Quanto avrà speso dall'inizio della legislatura? E la domanda che ci siamo posti quando abbiamo cominciato a conteggiare la serie di cause pendenti nelle quali l'Ente è coinvolto. Al momento è difficile dare una risposta precisa poiché si sta provvedendo a fare un bilancio. Una buona parte di soldi, possiamo dire con certezza, viene spesa dall'Ente per pagare gli onorari dei diversi avvocati che lo rappresentano nelle cause civili e amministrative in corso. Nello specifico circa 2mila euro andranno all'avvocato Giuseppe De Filippis per aver rappresentato il Comune in tre giudizi. Per l'esattezza 367,20 euro per il ricorso in appello che ha fatto nei confronti della Cooper srl e Sesit Puglia del quale ancora non si conosce l'esito.

FOGNA A CALA PAURA -  Percepirà 768,19 euro per un ricorso  – fallito – davanti al Tribunale di Bari, sezione distaccata di Monopoli, sollevato per conto dell'Ente contro un atto di "contestazione di violazione amministrativa emesso dall'Agenzia delle Dogane di Bari per l'applicazione di una sanzione amministrativa pari all'importo di un decimo dell'intero valore dell'opera realizzata senza la prevista autorizzazione del direttore della circoscrizione doganale".

In questo atto, per intenderci, l'Agenzia ha contestato al Comune la realizzazione senza sua autorizzazione di un impianto di sollevamento della rete fognaria a Cala Paura e gli ha applicato la sanzione di 59.501,62 euro estinguibile con il pagamento della sanzione ridotta di 11.905,48. Nello stesso verbale di contestazione veniva ribadito che lo stesso atto era considerato un'ordinanza-ingiuzione che in alternativa agli scritti difensivi poteva proporsi ricorso. Così il Comune, ritenendo tale atto nullo "poiché mancante delle indicazione degli elementi essenziali compresa l'indicazione del giudice competente", ha impugnato l'atto per il tramite di De Filippis. Il giudice onorario, in funzione di giudice unico dello stesso Tribunale, ha rigettato il ricorso perché inammissibile. Nello specifico perché ha ritenuto l'opposizione non diretta contro un'ordinanza-ingiunzione. Comunque verso il provvedimento adesso è stato proposto l'appello. Se anche questo appello sarà respinto il Comune dovrà pagare la sanzione, l'onorario e le spese legali. Siamo già oltre i duemila euro se si aggiunge la multa di 11mila.

LE BUCHE DI VIA LEPORE - 8773,26 euro li percepirà per un appello perso contro una decisione del Giudice di Pace di Monopoli. Accogliendo la domanda di una cittadina, la signora A. D. G., il giudice aveva dichiarato la esclusiva responsabilità dell'Ente per i danni riportati dalla sua auto a causa di una buca in via Lepore, all'altezza del cimitero; e dunque aveva condannato il Comune al pagamento del risarcimento danno e delle spese di competenza di causa. Nel ricorso l'avvocato scrive: "Tale sentenza viene ritenuta ingiusta non potendosi configurare alcuna responsabilità dell'Ente poiché la buca non risultava oggetto di precedente segnalazione e al contrario ritenendo sussistente la responsabilità della conducente del mezzo che in pieno giorno, in un tratto frequentato dai pedoni, vigono limiti di velocità (30), per cui avrebbe dovuto adottare una condotta conforme al codice della strada". Il giudice del Tribunale, però, lo ha respinto.

Ora lungi da noi emettere sentenze, ma in alcuni casi non sarebbe meglio valutare con attenzione quale contenzioso affrontare? Non conosciamo la cifra che il Comune dovrà pagare alla signora, ma è certo che anche l'avvocato, sebbene il suo ricorso non sia andato a buon fine, dovrà percepire il suo onorario, come giusto che sia.

CONTRIBUTI E SPONSORIZZAZIONI

Circa 5mila euro tra Verde Acqua  e Fono VI PI

 

I soldi spesi dall'Amministrazione hanno anche finalità diverse: la promozione turistica è senz'altro una di queste. Riportiamo quanto abbiamo letto nelle determine ad oggi affisse all'albo pretorio. La giunta comunale ha concesso alla Verde Acqua Service un contributo di 4.068 euro per l'acquisto di due spazi televisivi nella trasmissione "Fiori, sapori e dintorni" in onda su Sky 883 e Canale Italia nei mesi di luglio e agosto. La cifra è comprensiva dell'alloggio di due artisti e di due operatori in camera doppia presso il Covo dei Saraceni, nonché per l'acquisto dello spettacolo di cabaret previsto per sabato 24 luglio nell'ambito della IV edizione della Sagra della Patata. Questi soldi si aggiungono agli oltre 46mila euro spesi per l'Estasi Polignanese, il sindaco, Angelo Bovino, a riguardo è convinto che: "Ha dato ampio lustro alla città, di fatti gli stessi operatori hanno riscontrato un grande ritorno e notevole affluenza di turisti. L'apertura dell'ufficio turistico un momento molto importante".

Invece 1.200 euro iva inclusa andranno alla Fono VIPI – Edinorba, facente capo al gruppo Telenorba per la presenza pubblicitaria del Comune sul periodico di informazione gratuito da questi realizzato e distribuito durante la settimana della Fiera del Levante.

ADIA, UNO SGUARDO ALLE STELLE

Intervista al presidente Giuliani presidente dell'associazione di astrofili non professionisti

 

Avete mai provato ad osservare il cielo con un telescopio, a scrutare nelle limpide sere d'estate i crateri lunari o semplicemente guardare la volta celeste per il semplice gusto di stare con il naso all'in su, a caccia di fenomeni paranormali? Sicuramente quasi tutti abbiamo legato ad una stella cadente i nostri desideri ma pochi coloro che si sono muniti di telescopio. Attraverso questo grande occhio tutto appare sotto una luce diversa, quella della meraviglia del mondo. Come il pianeta Venere che in queste notti brilla più di tutti a Tramontana o Giove visibile ad est. Ne è convinto Riccardo Giuliani presidente di Adia Astronomia, associazione per la divulgazione e l'informazione astronomica (Piazza Aldo Moro, 12, adia@aeritel.com; www.aeritel.com) che unisce, da Polignano a Bari e dintorni, appassionati dei corpi celesti, meglio definiti astrofili non professionisti che osservano fenomeni,  fotografano crateri lunari, costellazioni, stelle. Il dottor Giuliani ha fotografato la costellazione di Orione alle spalle dell'Abazia di San Vito. Lo abbiamo intervistato per conoscere meglio l'associazione.

Come si è avvicinato a questo mondo?

"E' una passione molto rara che ho coltivato sin da ragazzo. Ho cominciato con la lettura di libri, poi sono passato all'aspetto pratico acquistando un piccolo telescopio. Fino ai grandi telescopi che adesso vendo: un hobby  che è diventato un lavoro".

I misteri del cielo hanno tanto fascino sulla gente, lei che li osserva cosa può dirci, ha mai scoperto una nuova costellazione?

"Sono credente e unisco le meraviglie del cielo con quanto leggo nelle sacre scritture, convinto che scienza e fede vadano di pari passo. Comunque non ho mai scoperto costellazioni".

Le stelle prendono il nome di chi le scopre?

"Il discorso dei nomi è una invenzione americana per fare business. Quello che a noi interessa, come associazione, è ammirare il cielo e confrontarci sulle nostre osservazioni. L'associazione, di fatti, si confronta su un forum (Adia Forum) che coinvolge migliaia di persone. Abbiamo registrato circa 20/25mila messaggi. È il più seguito d'Italia nonché il più importante. Così oggi grazie a questo strumento l'appassionato non resta solo: c'è uno scambio di messaggi, informazioni e foto. Ciò concretamente rappresenta un ritorno d'immagine per la città di Polignano che ospita da qualche anno l'associazione, prima aveva sede a Mola di Bari. Questa estate, per esempio, grande successo di pubblico ha avuto l'osservazione del cielo fatto con 7 telescopi a Largo Grotta Ardito, c'erano mille persone. Ciò dimostra l'interesse che sta crescendo in questo settore; oggi, tra l'altro, i prezzi delle attrezzature sono più bassi, dunque è più facile procurarsi gli strumenti per ammirare il cielo ".

Cosa ci dice degli Ufo?

"Il forum presenta due, tre sezioni dedicate agli extraterrestri e alla ufologia. Personalmente bisogna spiegare cosa significa la parola UFO (unidentified flying object, ovvero oggetto volante non identificato). Tre le definizioni principali: abbaglio; veicolo terrestre ma non convenzionale; veicolo extraterrestre. Nella maggior parte dei casi si tratta di abbagli".

E degli avvistamenti fatti da più persone che in questi ultimi tempi hanno coinvolto in modo particolare la Puglia?

"Ho compreso di cosa parla, si trattava di un bolide che quando viene a contatto con l'atmosfera frantumandosi assume particolari colorazioni, come il verde smeraldo, il rosso, l'azzurro elettrico. Ma non si è trattato di un ufo era una meteora caduta nella nostra atmosfera".

Prossimi appuntamenti?

"Il 24 ottobre è in programma proprio a Polignano un appuntamento di settore, organizzato dall'associazione nell'aula Magna San Giovanni Bosco alle ore 9,30. L'evento, patrocinato da Comune – assessorato alla Cultura (assessore Beatrice De Donato), Provincia e Regione coinvolgerà tutte le associazioni pugliesi rappresentate ciascuna dai suoi delegati. In primavera del 2011 in programma un convegno sull'inquinamento luminoso puntando sul risparmio energetico".
Nella foto: il presidente Riccardo Giuliani

SAFYIA? "SCRIVERO UNA LETTERA ALLA PRESIDENTE"

L'assessore ai servizi sociali Montalbò fa il punto della situazione sui nuovi servizi attivati

 

Assistenza specialistica scolastica (ASS), assistenza domiciliare sociale e infermieristica (ADS/ADI), assistenza domiciliare educativa (ADE). Sono i nuovi quattro servizi attivati nella comunità di Polignano a Mare con i Piani di Zona. Ne abbiamo parlato con l'assessore ai servizi sociali Paolo Montalbò.

Può spiegarci che cosa sono e come funzionano?

"E giunto alla sua quarta settimana di funzionamento l'ADS, 20 gli utenti assistiti da nostri operatori sociali, che prevede una combinazione di intervento medico predisposto dalla Asl per l'ADI. A tale proposito lamento il forte ritardo della Asl nella individuazione della equipe che deve essere riconosciuta ai Servizi Sociali. Mi riferisco agli infermieri. Secondo l'accordo di programma dovevano essere dodici, attualmente sono quattro a Conversano e due divisi tra Polignano e Monopoli. Per quanto riguarda l'ASS, i bambini portatori di handicap sono stati assistiti sin dal primo giorno di scuola. Alla figura dell'insegnante di sostegno l'Ente affianca l'assistente specialistico vicino al bambino in tutti i momenti. L'ADE, invece, è l'assistenza educativa a casa per i bambini che hanno determinate problematiche".

Anche il servizio del Centro antiviolenza è stato appaltato, ma ci risulta che oggi è la Safiya ad occuparsene.

"Le dichiarazioni fatte dalla presidente della Safiya saranno oggetto di un mio scritto per rispondere a quelle che sono le sue valutazioni. Mi riservo di farlo in un altro momento con una lettera ad hoc per spiegare alla cittadinanza quanto sia stato fatto dall'Ente. Ricordo che la Safiya è un'associazione e non una cooperativa, per cui non rientrava nei canoni per partecipare alla gara. Chi ha vinto la gara sarà allocato nella stessa sede di Safiya perché possa trovare una risposta concreta alle istanze".

Programmi per il futuro?

"Voglio ricordare il successo del campo scuola 'Topolino', ha coinvolto 30 bambini sul tema delle biodiversità, con una gita anche a Torre Guaceto. Grande soddisfazione per il soggiorno climatico degli anziani ad Abano Terme, attualmente sono in corso, fino al due ottobre, le terme a Torre Canne per altri cittadini. In programma il 2 ottobre la terza edizione della festa dei nonni".

 

mercoledì 22 settembre 2010

PESCA, LA CITTA VERSO LO SVILUPPO SOSTENIBILE

Approvato lo schema di protocollo d'intesa da sottoscrivere con i Comuni di Monopoli, Mola, Fasano e Università degli Studi Bari, centro ricerca Basile Caramia.

 
Sviluppo sostenibile delle zone di pesca, qualcosa si muove a Sud di Bari grazie al Fondo Europeo per la Pesca (F.E.P). Il comune di Polignano a Mare ha manifestato la volontà (con delibera di giunta) di perseguire gli obiettivi del F.E.P. Asse IV e attivarsi per la costituzione di un Gruppo di Azione Costiera (GAC) insieme ai comuni di Monopoli, Mola di Bari, Fasano, l'Università degli Studi Bari e centro ricerca Basile Caramia. Monopoli comune capofila. A tal fine ha approvato lo schema di protocollo d'intesa da sottoscrivere  con i soggetti coinvolti.

Va detto, infatti, che il GAC è un soggetto giuridico indispensabile per l'attuazione dell'Asse IV. Come prevede il Programma Operativo (P.O.) del FEP "le zone d'intervento devono: costituire un insieme omogeneo sotto il profilo geografico, economico e sociale; presentare una popolazione residente di almeno 30mila abitanti; il rapporto tra occupati nella pesca e nelle attività connesse rispetto agli occupati totali deve essere per almeno il 2%".

Grazie ai finanziamenti dell'Asse IV si potranno perseguire diversi importanti obiettivi: mantenere la prosperità economica e sociale di tali zone e aggiungere valore ai prodotti della pesca e dell'acquacoltura; preservare e incrementare l'occupazione sostenendo la diversificazione o la ristrutturazione economica e sociale nelle zone con problemi sociali ed economici connessi; promuovere la qualità dell'ambiente costiero attivando azioni per tutelare l'ambiente nelle zone di pesca per conservare l'attrattiva, rivitalizzare e sviluppare le località e i paesi costieri con attività di pesca e preservare e migliorare il patrimonio naturale e architettonico; recuperare il potenziale produttivo nel settore della pesca se danneggiato da calamità naturali o industriali; promuovere la cooperazione nazionale e transnazionale tra le zone di pesca mediante l'istituzione di reti e la diffusione delle migliori pratiche; contribuire alle spese operative dei gruppi. Il comune di Polignano si è impegnato, inoltre, a divulgare e sensibilizzare il P.O. FEP - Asse IV e a collaborare alla definizione della strategia di sviluppo integrata e sostenibile e della cooperazione; elaborare eventuali documenti di programmazione, collaborare attivamente alla costituzione del partenariato pubblico-privato che non prevede alcun impegno di spesa per l'Ente. Delegato a rappresentare l'Amministrazione per tutti gli atti e gli adempimenti attinenti al GAC sarà l'assessore al ramo Fabio Colella.

"MONTALBO' NON E' UN VIGILE"

Gialluisi denuncia strani comportamenti del Comune e del presidente del circolo di Legambiente

 

Questa volta Giuseppe Gialluisi di Cittadinanza Attiva è proprio arrabbiato: nel mirino Legambiente e certe prese di posizione del presidente del circolo locale Vito Montalbò. Nel corso di una conferenza stampa, organizzata in località Grotta delle Rondinelle, quale simbolo di una costa auspicabile come realmente libera e accessibile a tutti, ha sventolato un documento-prova. "Abbiamo ricevuto e vi consegno un atto che dimostra strani ed equivoci comportamenti dell'Ente pubblico e di Legambiente locale – ha detto Gialluisi – finché non passiamo ad una Repubblica delle Banane crediamo giusto e utile denunciarlo ai cittadini e alle forze politiche e associative, distratti e/o disinteressati. Si tratta di un dettagliato verbale di polizia che porta in calce, però, la firma di Vito Montalbò, un semplice cittadino che non ha poteri di vigilanza". In questo si legge: "In data 12 agosto 2010, dopo diverse segnalazioni di cittadini a Legambiente per la messa in opera di piattaforme pedonali per bagnanti a Pietraegea, verso le ore 10,30 il sottoscritto Vito Montalbò, presidente del circolo di Legambiente Polignano, e il vice presidente Antonio Colavitti abbiamo fatto un sopralluogo in zona Pietraegea e abbiamo constatato la messa in opera di passerelle in un tratto di costa vicino al villaggio turistico Pietrablu". Nella lettera inviata  alla Comandante della Polizia Municipale, Maria Centrone, secondo Montalbò "le passerelle non deturpano la costa, non ci sarebbe nessun impatto ambientale poiché appoggiate sulla rocce senza scavi o rotture. Alle ore 11,30 stavo al comando di Polizia per riferire del sopralluogo al Comandante, ed è arrivata una nuova telefonata per un presunto blocco di passaggio al mare da parte di camion nella zona di Pietraegea, il Comandante ha mandato una vigilessa con me e siamo andati di nuovo sul luogo, c'era un camion che non ostruiva il passaggio al mare, stava ad un metro del passaggio, ma era provvisorio, stava scaricando materiale per le passerelle".

"Il signor Montalbò – ha spiegato il "cittadino attivo" – non ha né titoli, né competenze per fare sopralluoghi, non può sostituirsi ai vigili e fare verbali, il suo dovere è fare segnalazioni. Faccio un appello all'intero Comune perché si svegli da questo lungo torpore non solo estivo. Stanno manomettendo la credibilità delle istituzioni, vengono usate quasi fossero masserie private". Secondo Gialluisi ci sarebbe una anomalia anche nella determina con la quale la dott.ssa Centrone ha assunto un impegno di spesa di 2.500 euro quale contributo a Legambiente. "Doveva essere una indicazione politica, cioè questa è una decisione dell'assessore e non del dirigente. Tra l'altro, manca anche la convenzione, non è affissa all'albo, per indicare le regole comportamentali dell'associazione".

Nelle sue rimostranze Gialluisi ha anche segnalato ai giornalisti come la Grotta delle Rondinelle sia a rischio crollo e ha concluso: "Chissà, forse qualcuno ha pensato di farne un angolo privato".

 

VIOLENZA SULLE DONNE, TROPPI SILENZI

La denuncia di Annamaria Montanaro, presidente dell'associazione Safiya, centro antiviolenza: "Anche il Comune ci ignora"

 
Il silenzio uccide non solo l'anima ma anche il corpo, quello delle donne straziate dalla violenza che non appare agli occhi del mondo perché celata dalla maschera indossata ogni giorno con parenti, amici, colleghi di lavoro. Eppure basterebbe andare oltre, leggere gli sguardi malinconici, per non chiudere gli occhi davanti ai segnali di aiuto che, in modo o nell'altro, vengono lanciati. Certo è troppo imbarazzante confessare che il proprio marito o partner, nascosto dalle mura domestiche, esercita pressioni psicologiche o violenze fisiche. Ma ancora più imbarazzante pensare che c'è gente che non aiuta il proprio caro perché ha paura del disonore familiare. Nella maggior parte dei casi, dobbiamo dire, quasi tutti sanno ma non parlano, sono presenze silenziose che preferiscono bisbigliare lanciando solo incauti giudizi. Di questo e di altro abbiamo parlato con Anna Montanaro, presidente dell'associazione Onlus Safiya. Nata ufficialmente l'8 marzo 2005, è sede del Centro Antiviolenza che funziona su Bari e provincia grazie ad un numero di telefono attivo h.24: 3332640790, garantito l'anonimato; 1522 il numero nazionale antiviolenza. In rete con il centro nazionale Dire e quello regionale Donne di Puglia, in cinque anni ha ascoltato oltre 50 donne, 30 i casi sui cui è intervenuta, tanti se si considera il tessuto sociale di omertà in cui opera Safiya. Senza contare il silenzio delle istituzioni come dalla stessa denunciato. Ha sede in via Don Luigi Sturzo a Polignano a Mare.

Chi risponde al numero di telefono?

"Persone preparate, capaci di leggere tutto in chiave di cultura di genere. Nel senso che bisogna essere sempre dalla parte delle donne senza porsi sulla cattedra a giudicare. Noi non dettiamo soluzioni, aiutiamo la donna a recuperare gli strumenti per poter scegliere cosa fare della propria vita".

Quali sono i bisogni più urgenti?

"Spesso ci chiedono un lavoro per rendersi autonome ma purtroppo non è nelle nostre possibilità. Ci chiedono un alloggio perché hanno la necessità di allontanarsi dalla propria casa o di averne una, ma da queste parti non c'è una politica di elezione rispetto alle donne che subiscono violenza. C'era la Città di Petra a Bari ma è stata chiusa, il Comune non ha rinnovato la convenzione. Quando mancano aiuti concreti sono costrette a tornare nelle loro difficili situazioni, così viene messa in pericolo la loro vita".

Come funziona il servizio?

"La telefonata è il primo approccio, ci sono arrivate richieste d'aiuto anche da Napoli e Venezia. Qualche giorno fa abbiamo ricevuto l'ennesima chiamata dal 1522 che non possiamo attivare nella nostra sede perché il comune di Polignano a Mare non ci ha concesso la linea telefonica fissa".

Come mai?

"Ci hanno comunicato che non siamo titolari del centro antiviolenza".

Nel senso che a Polignano ci sono altri centri riconosciuti?

"Secondo la legge regionale sui piani di zona la gestione dei centri antiviolenza deve essere affidata tramite bando. A Polignano il bando è stato vinto dalla cooperativa sociale San Francesco di Ugento, anche unica partecipante. Le Onlus ne erano escluse per cui non abbiamo potuto partecipare. L'assessore ai Servizi Sociali ci ha comunicato che gli addetti lavoreranno all'interno dei locali comunali che ospitano Safya, noi naturalmente metteremo a disposizione della cooperativa la nostra esperienza, a tal fine ho anche contattato senza successo l'amministratore unico della cooperativa, ma nessuno si è ancora fatto vivo".

Le leggi sono leggi ma c'erano alternative per non sprecare la vostra esperienza?

"La legge regionale prevede che i Comuni possono fare convenzioni con i centri antiviolenza già esistenti. Sono esperienze già esistenti in tutta Italia. Evidentemente a Polignano esiste una dicotomia tra il riconoscimento degli storici centri antiviolenza regionali e nazionali (esempi: Linea Rosa di Ravenna, Differenza Donna di Roma ecc…) che operano in collaborazione con le istituzioni e la nostra esperienza che è stata considerata marginale dall'Ente tanto da organizzarsi senza di noi. È ovvio che si tratta di una scelta politica".

Ne ha parlato con il Sindaco?

"Ho protocollato 13 lettere e all'inizio della legislatura ho presentato anche un bel progetto sul bilancio di genere. Mai nessuno mi ha risposto. Ci ho riprovato questa estate proponendo un progetto per affrontare il problema dello stalking attraverso la musica e lavori teatrali. E' stato respinto e personalmente mi è stato detto che 'evidentemente al Comune non interessa' ciò che facciamo. Questa risposta sinceramente non è stata molto bella, facciamo volontariato, offriamo un servizio gratuito per la società".

Come vi mantenete?

"Nessuno ci aiuta, abbiamo delle spese enormi alle quali facciamo fronte con iniziative di autofinanziamento: le donne di Safiya organizzano laboratori, gli oggetti prodotti poi vengono venduti in occasioni di eventi e manifestazioni. In programma a ottobre una cena sociale con torneo di burraco."
 
Nelle foto: la presidente di Safiya Annamaria Montanaro;
da sx Mariana Labalestra, Rosanna Chiantera, Annamaria Montanaro, Enza L'Abbate

LA DITTA MASELLIS FA IL BIS

Dopo i lavori a Pietregea si aggiudica con procedura negoziata anche quelli del lungomare Cristoforo Colombo e Grotta Ardito

 
Dopo essersi aggiudicata, con procedura negoziata, i lavori di sistemazione delle strade in località Pietregea presentando un'offerta al ribasso del 5% sull'importo a base d'asta di 399.198,15 euro, (comprensivi di 3.362,02 euro essendo oneri per la sicurezza non soggetti al ribasso), la ditta Masellis di Nicola Masellis, con sede a Sannicandro di Bari, si aggiudica anche la gara (sempre negoziata) per i lavori di completamento del percorso di attraversamento e di collegamento del lungomare Cristoforo Colombo e lungomare Grotta Ardito, per i quali era stata preventivata una spesa di 500mila euro. In quest'ultimo caso ha presento un'offerta pari al 10,50% di ribasso sull'importo a base d'asta di euro 330.733,10 comprensivo di 9.189,15 euro di oneri per la sicurezza.

Ricordiamo che il progetto esecutivo, approvato con delibera di giunta n.193/2009, è stato redatto dall'ing. Domenico Scagliusi e dall'arch. Francesco Mastrorosa per un importo complessivo di 500mila euro finanziato con mutuo Cassa depositi e prestiti.  Con determina successiva dei Lavori Pubblici è stata impegnata la relativa spesa e indetta una gara mediante procedura negoziata.

A tal scopo è stata spedita ad alcune ditte una lettera di invito a partecipare. Nei termini stabiliti sono pervenute al Comune cinque proposte: Tennis Tecnica - Bari, Edili scavi – Turi, Mallardi - Bari, Masellis –Sannicandro, Rinaldi Group – Bari. Dalla gara è stata esclusa la ditta Tennis Tecnica perché – secondo quanto si legge nel verbale di gara – non in possesso di determinati requisititi, nello specifico: della "categoria per lavori OS18 (categoria specializzata), non ha indicato la volontà di subappaltare opere di cui alle dette categorie, nonché anche quella relativa alla categoria OG11". Per la stessa ragione sono state escluse anche la Edil Scavi e la Rinaldi Group. La Mallardi è stata ammessa offrendo un ribasso del 7,00%, la Masellis del 10,50%. All'apertura delle buste l'Amministrazione ha valutato più vantaggiosa la proposta di Masellis.

IL PIP E' SCOMPARSO

In un manifesto la denuncia dell'Udc: "Tre anni di indifferenza, aziende in difficoltà"

 
"Il PIP (piano di insediamento produttivo) è scomparso. Per Incapacità Politica (PIP)". Così si legge, con un gioco di parole, nel manifesto affisso in tutto il territorio dal partito dell'Udc. Dobbiamo rilevare che rappresenta lo strumento di protesta preferito dai politici di Polignano, molto probabilmente per l'immediatezza con cui arriva ai cittadini, sperando che si soffermino a leggerli. Abbiamo contattato telefonicamente il segretario Franco Allegro per farci spiegare cosa sta accadendo nella "perla" del sud-est barese. "Il nostro è un grido di protesta, la coalizione guidata da Bovino, quando si è insediata, aveva promesso come da programma di realizzare la zona PIP, indispensabile per le attività artigianali. Il programma era quello di spostarlo da via Conversano a via Monopoli, in linea d'aria tra l'Iveco Mancini e il cimitero. Invece non si è fatto nulla, sono tre anni di indifferenza che mettono realmente in difficoltà le aziende, dunque lo sviluppo economico".
Diciamo che l'errore è all'origine, dal momento in cui si è data la possibilità di costruire in una zona panoramica, una zona molto bella rovinata dai capannoni, le cui altezze spezzano l'orizzonte tra cielo e mare. Per carità, quando si tratta di garantire posti di lavoro gli Sportelli Unici sono lo strumento privilegiato dalle Amministrazioni. Ma in via Conversano c'è davvero di tutto. "E' una zona mista, cioè non è una zona artigianale vera e propria, poiché si è permesso agli artigiani di costruire il capannone e anche la casa. Ciò allo scopo di vendere meglio le case e dunque privilegiare l'edilizia privata. Forse se un capo alla guida di un Comune è anche un ingegnere edile non ci si meraviglia se il privato viene prima del pubblico".

UNA TARGA DA 25MILA EURO

Dall'assessore allo Sport Domenico Laselva un primo bilancio delle sue attività

 
Mancano pochi giorni al via della storica Targa del Crocifisso, previsto per il prossimo 27 settembre. La gara ciclistica, giunta alla 61a edizione, ritorna sul suo percorso tradizionale: Polignano, Castellana Grotte, Putignano, Conversano, con la partecipazione di oltre 120 corridori. Ne abbiamo parlato con l'assessore comunale allo Sport e alle Politiche Giovanili, Domenico Laselva, con il quale abbiamo tracciato un bilancio delle sue attività. "L'estate polignanese, per quanto riguarda il mio assessorato, è stata un successo. Grande ritorno per la Festa dello Sport, voluta dal Coni tanto da meritare i complimenti del dirigente regionale del settore, il prof. Pellico: ha coinvolto tutte le scuole cittadine, senza trascurare le associazioni sportive che nei prossimi giorni incontrerò allo scopo di programmare la nascita della consulta".

I prossimi programmi?

"Abbiamo preso un impegno con l'associazione E20 per organizzare il prossimo anno un convegno più ampio e partecipativo sulla Sla. Come non trascureremo i bisogni di tutti i cittadini: devo ricordare che grande partecipazione hanno avuto le serate danzanti nel parco giochi. Si è registrata un'affluenza di 2000, 2500 persone. Un importante e prossimo appuntamento è sicuramente la Targa del Crocifisso, organizzata da Nico Pellegrini e dal suo collaboratore Giuseppe Coda".

Quanto ha speso il suo assessorato per tutte le iniziative?

"25mila euro andranno alla Targa, 5mila sono andate a tutte le altre attività, tra le quali anche il torneo di Città di Ostuni che si svolge con le squadre di calcio a 11 delle primavere di serie A. Ha visto la partecipazione di Bari, Parma, Cagliari, con ingresso gratuito al campo sportivo".

Chi gestisce il campo sportivo?

"Per il momento ce l'ha la Polimnia calcio, ma nei prossimi mesi faremo un bando di gara, per assegnarla alle società di calcio a 11: Polimnia calcio e Pro Polignano


sabato 18 settembre 2010

OMICIDIO 84ENNE - IN MANETTE DUE POLIGNANESI

Incastrati da un mozzicone di sigaretta lasciato sul luogo del delitto
 
 Di seguito il comunicato stampa del Comando Provinciale dei Carabinieri


    GLI ARRESTI - Ottavio Mastrochirico, 35 anni, (soprannominato Toto) e sua moglie Sara Viola, 26 anni, entrambi residenti a Polignano sono accusati di essere  i responsabili della morte di Maria Mancini, 84 anni, di Polignano, avvenuta il 7 maggio scorso, nell'abitazione di quest'ultima a seguito di percosse. I due sono stati arrestati questa mattina dai Carabinieri della Compagnia di Monopoli, su ordine di custodia cautelare emesso dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura di Bari, con le accuse di violazione di domicilio, tentativo di rapina aggravata e omicidio.

IL RACCONTO - "Nonna" Maria – così come era conosciuta nel borgo antico di Polignano a Mare – abitava in un vicolo stretto. Un basso di sole due stanze dalle quali non voleva assolutamente separarsi pur di fronte alle insistenze del figlio che voleva che andasse a vivere con lui. Ma lei, nonostante l'età, non voleva separarsi da un luogo che raccontava tutta la sua vita. Non voleva separarsi dalle sue cose, anche se umili anche se non preziose, e così aveva accettato di passare solo la notte a casa della nuora e di suo figlio, ma di giorno tornava lì nel suo piccolo basso, nel suo piccolo mondo. Ed era lì anche nella tarda mattinata (poco dopo le 13) di quel venerdì 7 maggio scorso, seduta davanti all'uscio di casa a vedere i bambini  e i ragazzi che tornavano da scuola, a respirare quell'aria che tanto le era familiare e che non la faceva sentire sola. Ed è stato lì, davanti all'uscio di casa, che l'ha aggredita Mastrochirico. La coppia, Mastrochirico e Viola, si sono prima accertati che l'anziana fosse sola e quando hanno visto che stava facendo rientro in casa l'ha spinta all'interno: nonna Maria è stata colta di sorpresa e impaurita, ha traballato ed è caduta. I due coniugi, però, per nulla impietositi da una povera "vecchia" che a terra chiedeva aiuto si sono accaniti sul suo corpo e hanno cominciato a sferrarle pugni e calci in testa e sull'addome, mentre le urlavano di consegnare il denaro che aveva in casa. Le urla della vittima, però, avevano richiamato alcuni vicini e allora la coppia è scappata e ha trovato rifugio nella vicina casa di un amico, di lì hanno potuto osservare l'arrivo dei primi soccorsi e, il giorno dopo, il sopralluogo degli investigatori. La Mancini, infatti, non è deceduta immediatamente ma nelle prime ore del giorno seguente, l'8 maggio, a seguito proprio delle percosse subite durante la rapina.

LE INDAGINI – A inchiodare Mastrochirico è stato un mozzicone di sigaretta trovato nell'abitazione della vittima, che dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio che l'uomo era stato nella casa della Mancini. Ma anche le testimonianze dei vicini di casa dell'anziana donna sono state utili per stabilire che all'ora dell'aggressione un uomo "alto, di carnagione olivastra e vestito con una tuta" (descrizione che corrispondente al Mastrochirico) era stato visto con una donna nelle vicinanze della casa della Mancini. I due individuati, pochi giorni dopo, sono già stati  interrogati dai Carabinieri e si erano più volte contraddetti su come avessero passato la giornata del 7 maggio. E' stato nel corso dell'interrogatorio all'uomo che è stato recuperato un mozzicone di sigaretta che il Mastrochirico aveva fumato in caserma e messo a confronto con quello trovato nella casa della vittima. Gli esami del Dna – effettuati dal Ris di Roma - non hanno lasciato dubbi: le sigarette erano state fumate dalla stessa persona.

LE CONSIDERAZIONI DEL PROCURATORE ANTONIO LAUDATI – L'assassinio di Maria Mancini è sicuramente uno delitti più raccapriccianti fra quelli dei quali mi sono dovuto occupare, perché avvenuto con una malvagità unica, per la totale assenza di umana pietà che ha caratterizzato la brutale aggressione che, poi, ha portato alla morte dell'anziana donna. Una violenza inaudita su una donna di 84 anni che riversa per terra chiedeva aiuto ai suoi aguzzini che per tutta risposta la riempivano di calci e pugni fino a provocarle lo spappolamento di organi vitali, oltre che traumi celebrali. Una violenza gratuita, assurda e spropositata visto che, poi, i due non sono riusciti neppure a portare via nulla dalla casa della donna. Riuscire ad assicurare alla giustizia chi si è reso colpevole di un simile delitto è stato per la Procura di Bari e i Carabinieri di Monopoli più di un semplice impegno professionale, è stato un dovere morale verso quegli anziani che abitano le nostre città, i nostri centri storici, e che hanno tutto il diritto di sentirsi al riparo nelle proprie abitazioni. Nonna Maria non siamo riusciti a proteggerla prima, ma aver dato un volto ai suoi assassini è la migliore risposta che in questo momento siamo riusciti a dare alla sua famiglia che, in questi mesi, non ha mai cercato vendetta ma Giustizia.



POLIGNANO A MARE:OMICIDIO 84ENNE DELLO SCORSO MAGGIO - ARRESTATA COPPIA DI CONIUGI+++

    Omicidio 84enne di POLIGNANO (Bari)

 ARRESTATA DAI CARABINIERI
COPPIA DI CONIUGI





Questa mattina all´alba i Carabinieri della Compagnia di Monopoli hanno eseguito un´ordinanza di custodia cautelare traendo in arresto i responsabili dell´omicidio di un´anziana 84enne, Maria Mancini, avvenuto lo scorso 7 maggio, nel centro abitato di Polignano a Mare. La donna è deceduta a causa delle gravi lesioni riportate durante un tentativo di rapina subito all´interno della propria abitazione, in via Ranuncolo.





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giovedì 16 settembre 2010

FOGNA, 5 IN GARA

Avviata la procedura per la nomina di un professionista che sviluppi il progetto di adeguamento della rete

 
Avviata il 18 agosto una procedura negoziata per la selezione di un operatore a cui affidare i servizi tecnici di ingegneria ed architettura per rilievi topografici, indagini geognostiche, caratterizzazione delle terre, prove di laboratorio, relazione geologiche, analisi della sostenibilità ambientale, adeguamento delle progettazioni definitive, predisposizioni bandi per affidamento lavori di e coordinamento della sicurezza di "lavori di adeguamento del recapito finale della rete di fognatura pluviale nonché separazione e ampliamento della rete esistente".

Ricordiamo che il Comune ha vinto un bando regionale (finanziamenti POR/2006) per la selezione di interventi di "collettamento differenziati per le acque piovane e adeguamento di scarichi finali".  Il progetto premiato è stato elaborato dall'Ufficio Tecnico con la consulenza della ETP - Engineering Tecno Progect srl di Mola di Bari: la sua realizzazione prevedeva una spesa di 4 milioni 830mila euro senza alcuna quota di partecipazione comunale, per mancanza di disponibilità finanziaria. Ciononostante, il Comune è stato ammesso al finanziamento POR/2006 e potrà usufruire di 3 milioni 622mila 500 euro. Va detto, però, che il Ministro dello Sviluppo Economico ha disposto che le Amministrazioni beneficiarie debbano provvedere ad aggiudicare i lavori entro il 31 dicembre 2010 e soprattutto debbano assicurarsi la funzionalità delle operazioni entro il 31 dicembre 2013, pena la perdita del finanziamento. Così, in considerazione di ciò, è stata avviata la procedura negoziata per la nomina di un professionista o di una struttura di ingegneria in grado di sviluppare il progetto. Naturalmente nella selezione si terrà conto della offerta più vantaggiosa e per la prestazione professionale sarà corrisposta una somma complessiva di 147.106,37 euro. Cinque i professionisti individuati dall'Ufficio Tecnico, dopo un'indagine di mercato: Giovanni Mola, Michele Cotugno, Giacinto Di Ceglie, Poly Consulting–Politecnico (tutti di Bari) e ETP–Engineering Tecno Progect di Mola di Bari, quest'ultima già consulente del Comune. Tutti questi professionisti hanno ricevuto dal Comune una lettera di invito a partecipare al bando. Avevano tempo 10 giorni dalla data di ricevimento per presentare la propria offerta. Il bando è scaduto, nei prossimi giorni sapremo chi ha vinto.

Maria Sportelli

CHI STA CONTRO BOVINO?

Malgrado i suoi 13 consiglieri è stato messo in discussione dal segretario del Pd Scagliusi

 
Bollenti spiriti in rivolta o solo messa in scena? E la domanda che ci siamo posti analizzando gli ultimi accadimenti che hanno animato i protagonisti della vita politica polignanese. Tra i manifesti di protesta del consigliere di maggioranza Onofrio Torres (a proposito di porto e cimitero) e le frecce avvelenate provenienti dal segretario del Pd Domenico Scagliusi (in una lettera pubblica ha sentenziato la fine dell'era Bovino, denominandola "Bovinismo"), qualcuno ha ipotizzato che in maggioranza ci sia aria di tempesta. Quale sia la corrente che remi contro Bovino, a parte l'opposizione, non l'abbiamo ancora ben compreso poiché, a nostro parere, i consiglieri di maggioranza sembrano viaggiare ognuno per conto proprio. Ricordiamo che il primo ad aprire il varco ai dubbi sulla coesione della maggioranza è stato il Presidente del Consiglio, Eugenio Scagliusi, che ci ha dichiarato la volontà di cedere lo scranno più alto a qualcun altro. Padre fondatore del movimento Neapolis, difatti, ha cominciato un percorso in autonomia per coinvolgere, partendo dal basso, i cittadini in un movimento di idee non (troppo) politico. Idee che dovrebbero confluire in un libro bianco allo scopo di aiutare a crescere e migliorare la città. Pur mosso da buone intenzioni (probabilmente anche quelle di prepararsi alle prossime elezioni) Eugenio Scagliusi non ha ottenuto nemmeno il sostegno dei suoi colleghi di maggioranza, che hanno snobbato l'iniziativa fin dalla sua presentazione ufficiale. Molto probabilmente questa partenza d'anticipo non è stata gradita da chi, in ombra, sta lavorando ai fianchi di Bovino per prendere il suo posto. Naturalmente la posta in gioco è alta, per cui le operazioni che saranno messe in atto d'ora in avanti non avranno colore politico. A Scagliusi, però, è seguito Torres con gli ormai famosi manifesti che hanno fatto inquietare anche il suo stesso partito (Movimento Schittulli), tanto da spingerlo ad inviare ai giornali una lettera di giustificazione sulle sue reali intenzioni. Della particolare situazione ha approfittato il segretario del Pd Domenico Scagliusi, che ha messo sulla croce Bovino e i suoi 13 consiglieri con accuse ben precise. Noi abbiamo voluto intervistare il Sindaco per avere la sua versione dei fatti.

Maria Sportelli

"PORTO SOLO 8 MESI DI RITARDO"

La replica del sindaco Bovino alla lettera del segretario Pd Scagliusi

 

"Le cose che scrive il segretario del Pd sembrano dettate da una persona che non  vive a Polignano, quasi non si rendesse conto della realtà. Le sue esternazioni sono semplicemente una pubblicità politica. Gli ricordo che non ci sono state defenestrazioni: un assessore è andato via per motivi personali e l'altro per incomprensioni politiche". Così il sindaco Angelo Bovino commenta la lettera di Domenico Scagliusi.

I nuovi assessori, però, non erano in linea con la sua maggioranza.

"Le diversità sono un valore aggiunto, noi non abbiamo una conduzione bolscevica o totalitaria. C'è libertà di espressione e parola. Assessori e consiglieri non devono certo chiedermi il permesso per rilasciare interviste!".

Con questo vuole giustificare le esternazioni murali di Torres?

"Voglio chiarire che c'è libertà di espressione, anche di contenuti. Torres ha fatto diverse battaglie nelle precedenti amministrazioni. Oggi le sue rivendicazioni sono in coerenza con le sue idee ma anche con quelle della Amministrazione che sta lavorando per raggiungere gli obiettivi programmati. Dobbiamo ricordare che la 'Cala Ponte' è una società privata sulle cui strategie economiche non possiamo intervenire. Certo, oggi si ha l'impressione che la vendita delle sue quote sia stata sbagliata perché il Comune ha perso il controllo decisionale, ma  prima di tirare una linea definitiva vediamo quali saranno gli sviluppi. Il ritardo nella costruzione è imputabile ad una serie di fattori. La concessione demaniale è stata rinnovata solo a maggio 2009, poi la Regione ha posticipato l'avvio dei lavori ad ottobre, per cui il ritardo è di 8 mesi, un anno. Per quanto riguarda il cimitero all'inizio dell'anno abbiamo dato l'onere all'ing. Stama di verificare lo stato dei luoghi, aspettiamo la sua relazione che ci porterà a prendere delle decisioni sostanziali".

Secondo i maligni nell'area porto si pensa solo a speculare, a costruire villaggi vacanze, multiproprietà.

"Se queste voci avessero avuto fondamento allora la precedente Amministrazione non doveva procedere alla vendita delle quote della società mista della Cala Ponte".

L'opposizione dice che Fusillo l'ha portato lei a Polignano a fare investimenti.

"Certo, è vero. Ho portato un'azienda che voleva investire: ho fatto il giro dell'Italia per trovare qualcuno che ci aiutasse, Fusillo è stato l'unico imprenditore che ha mostrato disponibilità. Il fatto che poi l'Amministrazione Di Giorgio abbia dato fiducia alla sua azienda vendendogli le azioni dimostra il fatto che la mia scelta era giusta".

Su Eugenio Scagliusi invece?

"Che mi risulti il gruppo che guida non è in contrapposizione con l'Amministrazione, continua ad essere il presidente del Consiglio. Per esigenze personali ha deciso di creare un movimento alla ricerca del vero senso della politica, non lo considero una presa di posizione contro l'Amministrazione".