ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE

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martedì 28 settembre 2010

CALA PAURA, FOGNA FUORI LEGGE SENZA PERMESSO DELLA DOGANA

56mila euro di multa al Comune per un impianto di sollevamento senza autorizzazione

 
Contenzioso, quanto spende il Comune nel corso di un anno? Quanto avrà speso dall'inizio della legislatura? E la domanda che ci siamo posti quando abbiamo cominciato a conteggiare la serie di cause pendenti nelle quali l'Ente è coinvolto. Al momento è difficile dare una risposta precisa poiché si sta provvedendo a fare un bilancio. Una buona parte di soldi, possiamo dire con certezza, viene spesa dall'Ente per pagare gli onorari dei diversi avvocati che lo rappresentano nelle cause civili e amministrative in corso. Nello specifico circa 2mila euro andranno all'avvocato Giuseppe De Filippis per aver rappresentato il Comune in tre giudizi. Per l'esattezza 367,20 euro per il ricorso in appello che ha fatto nei confronti della Cooper srl e Sesit Puglia del quale ancora non si conosce l'esito.

FOGNA A CALA PAURA -  Percepirà 768,19 euro per un ricorso  – fallito – davanti al Tribunale di Bari, sezione distaccata di Monopoli, sollevato per conto dell'Ente contro un atto di "contestazione di violazione amministrativa emesso dall'Agenzia delle Dogane di Bari per l'applicazione di una sanzione amministrativa pari all'importo di un decimo dell'intero valore dell'opera realizzata senza la prevista autorizzazione del direttore della circoscrizione doganale".

In questo atto, per intenderci, l'Agenzia ha contestato al Comune la realizzazione senza sua autorizzazione di un impianto di sollevamento della rete fognaria a Cala Paura e gli ha applicato la sanzione di 59.501,62 euro estinguibile con il pagamento della sanzione ridotta di 11.905,48. Nello stesso verbale di contestazione veniva ribadito che lo stesso atto era considerato un'ordinanza-ingiuzione che in alternativa agli scritti difensivi poteva proporsi ricorso. Così il Comune, ritenendo tale atto nullo "poiché mancante delle indicazione degli elementi essenziali compresa l'indicazione del giudice competente", ha impugnato l'atto per il tramite di De Filippis. Il giudice onorario, in funzione di giudice unico dello stesso Tribunale, ha rigettato il ricorso perché inammissibile. Nello specifico perché ha ritenuto l'opposizione non diretta contro un'ordinanza-ingiunzione. Comunque verso il provvedimento adesso è stato proposto l'appello. Se anche questo appello sarà respinto il Comune dovrà pagare la sanzione, l'onorario e le spese legali. Siamo già oltre i duemila euro se si aggiunge la multa di 11mila.

LE BUCHE DI VIA LEPORE - 8773,26 euro li percepirà per un appello perso contro una decisione del Giudice di Pace di Monopoli. Accogliendo la domanda di una cittadina, la signora A. D. G., il giudice aveva dichiarato la esclusiva responsabilità dell'Ente per i danni riportati dalla sua auto a causa di una buca in via Lepore, all'altezza del cimitero; e dunque aveva condannato il Comune al pagamento del risarcimento danno e delle spese di competenza di causa. Nel ricorso l'avvocato scrive: "Tale sentenza viene ritenuta ingiusta non potendosi configurare alcuna responsabilità dell'Ente poiché la buca non risultava oggetto di precedente segnalazione e al contrario ritenendo sussistente la responsabilità della conducente del mezzo che in pieno giorno, in un tratto frequentato dai pedoni, vigono limiti di velocità (30), per cui avrebbe dovuto adottare una condotta conforme al codice della strada". Il giudice del Tribunale, però, lo ha respinto.

Ora lungi da noi emettere sentenze, ma in alcuni casi non sarebbe meglio valutare con attenzione quale contenzioso affrontare? Non conosciamo la cifra che il Comune dovrà pagare alla signora, ma è certo che anche l'avvocato, sebbene il suo ricorso non sia andato a buon fine, dovrà percepire il suo onorario, come giusto che sia.

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