ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE

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martedì 28 settembre 2010

IL GABBIANO DELL'IDV VOLA SU POLIGNANO

Inaugurato il nuovo circolo dedicato a Renata Fonte, uccisa dalla mafia salentina

 
Il "gabbiano" deve volare alto anche a Polignano a Mare, soprattutto con la forza dei giovani che devono parlare con gli altri giovani facendo politica fuori dai palazzi. È questo l'obiettivo che si pone il nuovo circolo dell'Italia dei Valori dedicato a Renata Fonte, uccisa dalla mafia salentina perché si era opposta alla speculazione edilizia di Porto Selvaggio. Un buon esempio da seguire in nome della speranza di una vita realmente democratica. D'altro canto il suo nome racchiude il senso stesso del circolo polignanese: "Fonte" di rinascita e rinnovamento dopo la scelta del consigliere Salvatore Colella di abbandonare l'IdV e seguire Pisicchio in Alleanza per l'Italia. Alla presentazione ufficiale c'erano tutti i rappresentati del direttivo: l'onorevole Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale; Giacinto Forte coordinatore provinciale e i delegati Giuseppe Ciaccia (consigliere comunale di Monopoli che ha moderato) e Nicola Menna. Nonché alcuni esponenti locali del centro sinistra: il segretario del Pd Domenico Scagliusi, i consiglieri comunali Domenico Vitto e Angelo Focarelli; l'ex sindaco Simone Di Giorgio; Franco Mancini coordinatore della Primavera in Movimento. "Nessun riciclato", questa la parola d'ordine di Zazzera che ha detto: "A Polignano non poteva mancare l'IdV, ma sapete bene cosa pretende questo partito, siamo continuamente sotto la luce dei riflettori per cui se sbagliamo sul territorio i danni si riflettono sul nostro simbolo". Della stessa opinione Forte che aggiunto: "Un pensiero nobile dedicare il circolo ad una grande donna. A breve dovrò nominare un responsabile di aria (collegio provinciale) io vorrei dare a Polignano questa occasione. Datemi un nome, un nome di una donna perché manca nel panorama politico nazionale".
Il messaggio è stato recepito, forte e chiaro, da coloro che oggi rappresentano il suo nucleo. Sì è presentato al pubblico esponendo idee concrete e pensando a soluzioni possibili delle problematiche di Polignano: Gianni Capobianco (ha detto:"siamo 8,10 anni di ritardo ma finalmente ce l'abbiamo fatta, sono grato a tutti"), Franco Simone ("riportiamo la cultura nella sua dimensione, oggi avvilita e schiacciata dalla non curanza"), Nico Amodio ("la gente deve avere il coraggio di affrontare la politica, molti avevano potenzialità  ma sono rimasti a casa nell'ombra"), Nicola Menna (cominciamo dalle proposte, pensiamo al territorio e alle sue potenzialità") e Nicola Tanese. Quest'ultimo ha 18 anni e ha già la testa sulle spalle, il suo intervento ha meritato il plauso della platea e i complimenti dei presenti poiché ispirandosi ad un buon esempio, Don Tonino Bello ha trasmesso parole di speranza, che ci auguriamo, non vengano tradite dagli adulti. Così ha detto:"Quando ho saputo che alcuni giovani di Polignano sono stati arrestati per droga, sono rimasto dispiaciuto, e ho pensato alla ragione per cui loro non riescono ad appassionarsi a qualcosa di diverso che non sia il falso idolo del denaro. Il nostro futuro è nelle nostre mani non possiamo farlo cambiare agli altri".
 
Nella foto: da_sx_Giuseppe_Ciaccia,_Pierfelice_Zazzera,_Giacinto_Forte,_Nicola_Tanese

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