ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE

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venerdì 21 maggio 2010

VIA DE GASPERI, ESPOSTO IN PROCURA


Sono due le denunce presentate dai cittadini per questioni edili che coinvolgono l'Ufficio Tecnico

Sopraelevazione sospesa in via De Gasperi. L'Ufficio Tecnico del comune di Polignano è recidivo, prima dà la concessione (si veda il caso di via Pompeo Sarnelli) e poi emette un'ordinanza di sospensione in autotutela, questa volta dando avvio al procedimento di decadenza del permesso a costruire della ditta Fusco (i fratelli Nicolò e Donatella Fusco e Francesco Serripierri proprietari del lastrico solare del condominio). Anche in questo caso i condomini presenteranno un esposto alla Procura, e sono due con il caso di via Sarnelli. Secondo fonti vicine agli ambienti, qualcosa già si muove. Il pm interessato avrebbe già chiesto gli atti al Comune.
La sospensione di via De Gasperi è legata alla protesta dei condomini. Come si legge nell'ordinanza di sospensione a firma di Giuseppe Stama, il 23 aprile è stato effettuato un sopralluogo da parte dell'istruttore direttivo, l'arch. Marilena Ingrassia, su sollecito del comando della Polizia Municpale, vista la presenza sul posto dei Vigili del Fuoco e dei condomini che protestavano sull'avvio dei lavori senza preavviso. Eppure il 20 aprile gli stessi avevano inviato una lettera, indirizzata non solo all'Ufficio Tecnico ma anche al Genio Civile, nella quale chiedevano la revoca o quanto meno la sospensione del permesso a costruire per accertamenti strutturali sull'immobile.
La relazione di verifica statica inviata il 26 aprile al Comune dai condomini, a firma dell'ing. Vincenzo Sansone, ha messo in evidenza l'inadeguatezza della struttura a sopportare un intervento di sopraelevazione, con particolare riferimento ad alcuni pilasti da rinforzare. L'Ufficio Tecnico, però, sembra aver preso consapevolezza delle irregolarità solo dopo la protesta dei condomini.  Due gli aspetti negativi: il permesso a costruire è stato rilasciato (nel 2008) per la sopraelevazione del terzo piano di un fabbricato esistente per la realizzazione di due appartamenti, con l'impegno – non mantenuto – nella fase esecutiva di eseguire un'approfondita e puntuale verifica della capacità statica dell'immobile con indagine geologica del terreno di fondazione. La Dia, invece, (rilasciata il 16/12/2009) è stata chiesta per la realizzazione di una porzione di terrazza. Considerato che l'effettivo avvio dei lavori è avvenuto il 23 aprile scorso, e siccome il termine per l'inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno dal rilascio del titolo, la ditta era già decaduta da tale diritto. Tra l'altro – cosa più grave - l'oggetto della Dia è diverso da quello del permesso a costruire, per cui si configura come un nuovo e diverso progetto strutturale e come tale soggetto alle nuove normative ministeriali che prevedono – per la sopraelevazione – l'autorizzazione del Genio civile, che non c'è. Tutto ciò sotto gli occhi del Sindaco, che risulta collaudatore in corso d'opera della sopraelevazione.

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