I condomini di via de Gasperi hanno chiesto il risarcimento per i danni provocati dal tentativo di sopraelevazione
Piove in casa, ma chi paga? I condomini di via De Gasperi, dopo aver subito il tentativo coatto di una sopraelevazione sul proprio condominio, devono far fronte ai danni arrecati da questo intervento agli appartamenti del primo piano. Ricordiamo che la ditta costruttrice (dei fratelli Fusco) - che ha la proprietà del lastrico solare - con un permesso a costruire scaduto, senza l'autorizzazione del Genio Civile e con una Dia avente un oggetto diverso da quello del permesso, nel giro di cinque giorni ha installato l'impalcatura e rotto tutto il massetto che copre il terrazzo con l'obiettivo di collegarsi ai pilastri esistenti e dunque sopraelevare. Il fermo dei lavori – con ordinanza del dirigente dell'Ufficio Tecnico – ha impedito alla ditta di proseguire. Ora, però, sul terrazzo sono rimasti grossi buchi dai quali fuoriescono nuovi pilastri e dai quali entra l'acqua piovana. Tanta quella caduta nelle prime settimane di maggio a causa delle forti piogge, che scivolando dal solaio è penetrata nei muri dei due appartamenti del primo piano, causando numerosi problemi ai residenti. Ora i muri del soffitto sono pieni di umidità. Non solo, a causa dei martellamenti eseguiti dai muratori – ci hanno riferito i condomini – si sono verificate numerose lesioni. In attesa degli sviluppi della denuncia fatta alla Procura, i cittadini presenteranno anche una richiesta di risarcimento danni indirizzata sia alla ditta sia al Comune. Quest'ultimo infatti non è intervenuto prontamente a bloccare i lavori nonostante i solleciti appelli fatti dai condomini ancor prima dell'arrivo della ditta. Tra l'altro lo stesso sindaco Bovino è personalmente coinvolto nella vicenda, poiché risulta collaudatore in corso d'opera della sopraelevazione. E dunque non poteva non sapere
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