ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

mercoledì 5 maggio 2010

SOPRAELEVAZIONI, CHE PARAPIGLIA!

In Comune scompare una perizia tecnica, la ditta vuole costruire per forza e si arriva alle mani
 
Lo avevano detto al nostro giornale e lo hanno fatto. I condomini di via Fra Basilio (angolo via De Gasperi) hanno reagito con tutte le loro forze all'abuso che – a parer loro – si è compiuto venerdì mattina. A loro insaputa, di fatti, la ditta di costruzioni Fusco, sventolando una concessione edilizia ottenuta dal Comune nel 2008, ha montato l'impalcatura sull'edificio che accoglie, in due piani, quattro famiglie. Vuole edificare sul lastrico solare  di quel condominio in virtù di un diritto di  proprietà ereditato dalla famiglia negli anni '70. Diritto che tecnicamente ha potuto esercitare dopo l'adozione, l'8 agosto  2007 (Bovino appena eletto Sindaco), di una delibera di Consiglio: autorizza le sopraelevazioni nelle zone B di completamento. Secondo quanto ci hanno raccontato gli stessi condomini, le trattative con la ditta sono cominciate tre anni fa, quando per il tramite dell'amministratore di condominio hanno ricevuto la notizia. Da subito hanno manifestato l'interesse di salvaguardare la stabilità dell'edificio vecchio di 30 anni. Le proposte fatte dalle famiglie, però, corredate anche da una perizia tecnica, non sono state mai prese in considerazione: manifestavano la necessità – qualora avessero espresso parere favorevole alla edificabilità (è sufficiente che uno solo non sia d'accordo per negarlo ndr.) - di opportuni interventi per rinforzare plinti e pilastri e non semplicemente una rinfrescata al palazzo.
Venerdì mattina alle ore 9 l'epilogo della storia. La ditta Fusco ha montato l'impalcatura senza preavviso. Ciò avrebbe provocato la reazione di un condomino che molto adirato, per l'atteggiamento invasivo della ditta, avrebbe aggredito verbalmente e non solo uno dei fratelli Fusco. Il diverbio – secondo quanto ci hanno raccontato testimoni – sarebbe finito male: il Fusco all'ospedale e il condomino denunciato. La tensione ha coinvolto tutti i residenti fino alle tre di pomeriggio. Sul posto erano presenti la dipendente dell'Ufficio Tecnico, l'arch. Marilena Ingrassia, gli operai della ditta Fusco, uno dei fratelli Fusco, i Vigili del Fuoco e  curiosi. Provvidenziale l'intervento del comandante di turno dei Vigili del Fuoco, Fiore, che dopo aver eseguito un sopralluogo ha fatto presente che la questione andava risolta con il Comune. Insomma in quella circostanza non c'erano problemi di sicurezza. Ma proprio dal Comune i condomini hanno avuto brutte sorprese: "Noi eravamo tranquilli - ci hanno detto -   poiché tempo fa abbiamo protocollato al Comune una nostra perizia accompagnata da una lettera indirizzata a Sindaco, Ufficio tecnico, Polizia Municipale e Vigili del Fuoco. Esprimevamo un parere negativo all'edificabilità: la questione sicurezza al primo posto, poiché l'edificio è vecchio. Di questa perizia si sono perse le tracce: al Comune non si trova più niente. Adesso abbiamo incaricato un altro tecnico, un ingegnere che ha già protocollato una seconda perizia per bloccare i lavori".
I Fusco da parte loro dicono di avere tutte le ragioni, che i condomini avrebbero cambiato idea diverse volte, tanto da perdersi per strada anche l'avvocato che seguiva le loro pratiche. La storia dunque non finisce qui.

Nessun commento:

Posta un commento