ARTICOLO 21 DELLA COSTITUZIONE

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sabato 23 ottobre 2010

TRAFFICO INTERZAZIONALE DI SIGARETTE:ARRESTATI 4 POLIGNANESI

 

Riceviamo e pubblichiamo

 

Guardia di Finanza

COMANDO PROVINCIALE BARI

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COMUNICATO STAMPA

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 "OPERAZIONE VARSAVIA"

SMANTELLATA ASSOCIAZIONE CONTRABBANDIERA

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Su ordine di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Bari, i militari della Guardia di Finanza di Monopoli, hanno: arrestato cinque persone con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'importazione di sigarette di contrabbando su base transnazionale , altre dieci sono state denunciate; sequestrato una tonnellata di sigarette di contrabbando, tre automezzi, un'azienda agricola (che fungeva da copertura all'attività illecita)  e un bar nel comune di  Polignano a Mare (dove l'organizzazione si ritrovava per definire i dettagli dei trasporti).

Secondo gli investigatori PASQUALE CHIANTERA, 38 anni, pregiudicato, ritenuto il capo dell'organizzazione, MINO ABBATEPAOLO, 25 anni, incensurato, DONATO COLAVITTI, 30 anni, pregiudicato, GIUSEPPE MARTUCCI, 42 anni, pregiudicato - tutti residenti a Polignano a Mare – e  MARIANO VOZZA, 58 anni, napoletano, domiciliato in Polonia, erano dediti all' "antica" attività di contrabbando,  ma i loro traffici travalicavano il confine italiano per consolidarsi soprattutto sui Paesi dell'Est-Europa. E' per questo che l'organizzazione capillare – una sorta di multinazionale con basi all'estero -  si avvaleva della complicità di persone sul posto. Le sigarette di contrabbando, infatti, erano importate  dalla Croazia, la Bosnia, la Polonia e l'Ungheria. La scelta del mercato dal quale rifornirsi dipendeva anche dalla situazione socio-politica che in quel momento si verificava in quel particolare Stato ma, soprattutto dalla facilità di poter sfuggire ai controlli. E così quando DONATO COLAVITTI viene sorpreso ed arrestato con un carico di sigarette prima in Ungheria e poi in Croazia, così come dopo l'arresto di GIUSEPPE MARTUCCI in Croazia,  l'organizzazione sceglie di spostare la base di rifornimento in Bosnia o in Polonia, in quest'ultimo Stato si avvale della collaborazione del pluripregiudicato napoletano MARIANO VOZZA.

Trasnazionali i traffici, tanto da aver bisogno di traduttori sul posto, ma "vecchi"  i metodi: per importare in Italia le sigarette di contrabbando l'organizzazione si serviva di furgone con doppi fondi in grado di contenere non meno di 50 cartoni di sigarette. A copertura dell'attività illecita il commercio di "legna da ardere" per conto di una ditta individuale (Magic Fruit) creata ad hoc dal capo dell'organizzazione, PASQUALE CHIANTERA.

Gli investigatori della Guardia di Finanza si sono avvalsi nella loro indagine oltre che del classico metodo del pedinamento – GIUSEPPE MARTUCCI, per esempio, è stato costantemente monitorato in tutti gli spostamenti -  ma anche di  intercettazioni telefoniche e ambientali oltre che a sofisticati sistemi di rilevazione degli spostamenti. Ed è stato proprio grazie alle intercettazioni che è emerso il ruolo particolarmente attivo anche delle donne. Di una in particolare una bosniaca, identificata come ANGELICA che fungeva non solo da traduttrice, ma anche come organizzatrice dell'attività illecita in Bosnia. Era la donna a dare l'okay alla partenza dei furgoni da Polignano per andare a rifornirsi non solo nel suo Paese,ma anche dalla Croazia e dalla Slovenia.  Era lei in grado di bloccare fino all'ultimo momento il traffico se si accorgeva che qualcosa poteva andare storto.

 

Bari, 23 ottobre 2010

 

Aggiornamenti sul prossimo numero dell'Informatore 

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